CONFIGURAZIONE DI PARTI E PRODOTTI ADATTI AL RIUTILIZZO IN CONFORMITÀ CON LE NORMATIVE VDI 2243
Ai fini di valutare ed ottimizzare la compatibilità ambientale dei prodotti, il riutilizzo e reimpiego di materiali sono considerati fasi fondamentali del processo. In riferimento alle linee guida VDI 2243: 2002 per la configurazione di prodotti adatti ad essere facilmente smontati ed in parte riutilizzati, il progettista deve prendere in considerazione diversi aspetti, che non devono essere in contrasto con una forma determinata della funzionalità.
Le linee guida di cui tener conto:
- Ove possibile, è meglio preferire processi di fabbricazione senza sfridi, come per esempio la microfusione, la fucinatura di precisione, l’estrusione a freddo o con meno scarti possibili, per esempio nella lavorazione della lamiera attraverso la troncatura e il taglio, riduzione al minimo dei volumi di materiale asportato, per esempio tramite costruzione composita.
- Utilizzare il minor numero possibile di materiali diversi e riciclati; in particolare contrassegnare i componenti derivati da materiali pregiati.
- Facilità di smontaggio: gli accoppiamenti di componenti devono essere facilmente sbloccabili ed accessibili. Al momento dello smontaggio essi devono risultare intatti, possibilmente anche gli elementi di accoppiamento (che in caso di necessità, possono essere sostituiti). Sono particolarmente convenienti gli accoppiamenti a vite, a scatto, a trazione e quelli forzati in campo elastico. Questi non devono però né corrodersi né perdere la loro capacità di ancoraggio dopo ripetuti sbloccaggi. Gli accoppiamenti chiodati sono sbloccabili tramite foratura del rivetto. I componenti che presentano giunti saldati, brasati e in certi casi giunti eseguiti con brasatura dolce e incollati, si possono allentare mediante trattamento termico.
- Cercare di dirigere l’usura su elementi costruttivi facilmente sostituibili e di basso costo oppure prevedere la possibilità di regolazione a posteriori. Il grado di usura deve essere facilmente e chiaramente riconoscibile, per esempio tramite segni d’usura o una semplice prova.
- Gli elementi costruttivi riutilizzabili devono essere facilmente pulibili: evitare superfici fessurate, spazi interni inaccessibili, fori ciechi stretti. Anche le parti in plastica devono essere resistenti ai solventi.
- Negli elementi che devono essere successivamente finiti si devono prevedere sovrametalli, nonché mezzi di serraggio, di misura e di registrazione.